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Ennesima proposta al C.A.Z. – Il Polluce d’inverno

polluce

## COSA ##

Andiamo a scalare il monte Polluce prima del 21/03, ovvero lo facciamo in inverno. Il Polluce (4.091 m.) e’ una delle vette del massiccio del Monte Rosa sulle pennine, sta sullo spartiacque ITA-SUI esattamente in mezzo tra la catena dei Breithorn-Roccia nera e il Castore.

La foto in cima e’ di A.G. e e’ fatta dalla Roccia Nera, invece questa qui sotto l’ho fatta io di persona personalmente dalla vetta del Castore. Il Polluce e’ il monte in primissimo piano, 100 metri piu’ in basso.

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Questa foto torna molto utile perche’ in essa si vede tutto il percorso di salita proposto, dal passo del Breithorn sullo sfondo, lungo tutto il ghiacciaio di verra fino alla cresta di misto dove si sale e alla cresta di neve che porta in vetta.

## QUANDO ##

Per definizione, prima del 21/03 :)

Direi di considerare buoni TUTTI i weekend di febbraio, il primo con un tempo metereologicamente decente, si va.

## COME ##

Ognuno parte da dove gli pare, l’importante e’ che ci si trova a Cervinia intorno all’ora di pranzo del giorno 1 (venerdi’ o sabato che sia, dipende tutto dal meteo), si lasciano le auto sul parcheggio delle funivie e si sale fino al testa grigia dove sta il Rifugio Guide del Cervino e dove si cena e si dorme.

Intorno alle 5 del mattino del giorno 2 si parte imbragati, ramponati e legati, su’ accanto alle piste del Plateau Rosa, attraverso il passo del breithorn, lungo tutto il grande ghiacciaio di Verra, sotto il bivacco Rossi Volante fino alle pendici del Polluce. Sono circa 3 ore di marcia da fare con i ramponi o con gli sci.

La salita vera e propria comincia da sotto la cresta SO che sono circa 200m di dislivello di misto da fare in conserva con ramponi ai piedi e piccozza in mano, fino a un risalto di 20 metri di III con corde fisse da fare come 1 tiro di corda o in stile ferrata, seguito da una breve crestina di neve che porta in vetta. Discesa e rientro per la stessa via.

Relazioni qui, qui e qui.

## CHI ##

A parte il solito “piu’ siamo piu’ ci divertiamo”, coloro ai quali puo’ interessare la gita tengano a mente queste possibili difficolta’, in ordine di apparizione:

1. Il rifugio guide del cervino sta a quasi 3500 metri. Questo vuol dire che arrivarci senza alcun ambientamento garantisce una notte di merda. Si dorme poco e male e si soffre di mal di testa, inappetenza e nausea. Sapevatelo.

2. Febbraio prima dell’alba tra 3500 e 4000 metri = -15°/-20° tra l’uscita del rifugio e l’attacco della cresta. Cioe’ freddo. Molto.

3. Tre ore su ghiacciaio sono tante, anche se il dislivello e’ poco, lo sviluppo e’ tanto. Ci va un bel po’ di fiato.

4. La cresta di misto e’ un po’ impressionante, di qua e di la’ ci stanno qualche centinaio di metri di niente con cui fare i conti, mentre si procede in conserva coi ramponi su roccia coperta di neve e ghiaccio.

5. Il risalto da arrampicare seppur semplice, breve e protetto da corde fisse, c’e’. Non e’ che non c’e’, proprio c’e’. 20 metri di III, pero’ da fare con scarponi e ramponi ai piedi e i guanti sulle mani.

Nulla di quanto detto e’ impossibile/suicida/eroico, la difficolta’ di salita a questa vetta e’ gradata PD+ ovvero “Poco Difficile +”, l’inverno gli mette un po’ di pepe d’accordo ma nulla di piu’.

Chi se la sente, gli/le fa voglia o e’ semplicemente curioso/a si metta in contatto col CAZ (ad esempio commentando qui sotto), sara’ bellissimo :)

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