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ABBASSA LA CRESTA! [il C.A.Z. sulla cresta est di Punta Udine]

Spedizione quasi himalayana per il C.A.Z. in valle Po, non nell’altitudine, non nella difficoltà ma nei numeri, nella complessità e nell’approccio logistico :)

Un’avanguardia aveva in effetti gia messo il naso su una bella via in zona un mesetto prima, la Michelin-Masoero al monte Granero della quale abbiamo pochissime foto, anzi 2:

ma quella zona ci piace, ci viene comoda e c’e’ il Monviso che ti guarda, quindi ci abbiamo organizzato anche la gitona di fine estate, su una via che ci ha permesso di essere tanti e soddisfatti.

Copio un po’ di dati dalla relazione presa dal bel sito del rifugio Giacoletti e aggiungo un po’  di N.d.R.

Descrizione della via:

La Cresta Est è una grande classica stile “Montagna”.
12 lunghezze di corda aeree, omogenee e logiche su difficoltà moderate.
Vista formidabile sulla parete Nord del MonViso e sull’immensa pianura del Po con il Cervino e il Monte Rosa all’orizzonte.
Adatta a tutti, alpinisti navigati ed arrampicatori che si cimentano con le loro prime vie in montagna, assolutamente da non perdere!

Autori:  Felice Burdino, Dino Genero, Ettore Serafino il 21 settembre 1952
Difficoltà: AD+ 4c max, 4b obbl.
Sviluppo: 400 m
Tempo di salita: 3-4 ore
[N.d.R. – la nostra prima cordata ce ne ha messe qualche minuto meno di 5]

Attrezzatura: Fix 10 mm, piastrine e soste omologate (estate 2009).
[N.d.R. – “soste omologate” non significa nulla. Detto questo, tutte le soste sono formate ALMENO da 2 fix con anello chiuso e a volte un terzo fix. Sono ottime ma vanno collegate.]

Discesa: Dalla vetta seguire gli ometti fino al Colle del Coulour del Porco e il percorso della Ferrata fino al rifugio, fino alla sosta 5 è possibile scendere in doppia.
Attacco: dal Giacoletti salire il sentiero che porta alla base del canale–camino a sinistra dello sperone, 10 minuti. Nome scritto alla base della via.
[N.d.R. – 10 minuti è anche una valutazione esagerata. Se esci dal giacoletti con la tazza di caffè in mano all’alba vedi le piastrine del primo tiro luccicare]

La Via:

L1 30m. Superare il canale-camino e raggiungere la comoda sosta sotto ad un tetto fessurato. 3b, 4b
[N.d.R. – dopo il canale camino, per la comoda sosta si va a dx]

L2 20m. Pochi metri a destra e poi verticalmente fino alla base di una placca fessurata. 3c, 3a

L3 40m. Salire la placca fessurata e poi traversare fino a raggiungere un intaglio esattamente sul filo di cresta. 4c, 4b
[N.d.R. – più precisamente, si sale la placca, poi si traversa qualche metro a sx, poi si sale una seconda placca fino ad uscire in cresta e poi si traversa di nuovo a sx quasi sul filo della cresta. La sosta e’ sulla parete di fronte.]

L4 25m. Superare l’ostico e stretto camino, attenzione allo zaino. 4c, 4b
[N.d.R. – Il problema zaino e’ una palla. A parte andare a rinviare dentro al camino il secondo fix, il modo giusto per affrontare questo passaggio e’ LEGGERMENTE fuori dal camino e LEGGERMENTE a dx. dello stesso. Problema incastri risolto, permane quello dell’umido all’interno del camino, irrisolvibile…]

L5 30m. Seguendo placche poco inclinate e facili gradoni, raggiungere il terrazzino erboso sulla cresta. 3b

L6 30m. Seguire il filo di cresta caratterizzato da gendarmi affilati. 3a
[N.d.R. – tiri facilissimi. Se non temete troppo il drag delle corde e siete SICURI delle loro lunghezze, vale la pena concatenare]

L7 30m. Continuare sulla cresta superando a sinistra un breve risalto fino alla base di uno sperone verticale. 3a

L8 50m. Percorrere il canalino erboso fino al suo termine e raggiungere la Traversata degli Angeli, aerea cengia erbosa che taglia orizzontalmente tutta la parete est della Udine, utilizzata anche come via di fuga dalla cresta.
[N.d.R. – c’e’ una sosta alla base (quella del tiro precedente), una in cima e un fix in mezzo. Non vedo proprio erche’ non fare un tiro di corda, anche se alla veloce…]

L9 35m. Lasciare a sinistra la Traversata degli Angeli e continuare a destra sul pilastrino fratturato e la compatta placconata per ritornare nuovamente sul filo di cresta. 3b, 4a
[N.d.R. – dalla placconata si esce dritti, non a sx (diedro strapiombante sprotetto e difficile), una volta giunti in cresta la sosta e’ 4 metri a sx. Utile un friend esattamente sull’uscita in cresta per non far incastrare le corde]

L10 40m. Seguire l’elegante e panoramica cresta e raggiungere un comodo punto di sosta, bellissima lunghezza. 4b, 4c
[N.d.R. – Il primo tratto in cresta e il secondo su muro verticale. Bellissimo.]

L11 40m. Continuare sulla cresta fino alla base di un modesto torrione. 2b, 3b

L12 30m. Superare il torrione e raggiungere la cresta sommitale a pochi metri dalla croce. 3c, 4a
[N.d.R. – Dritti e poi a sinistra]

Le foto di Luisa: